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AUTOSTRADE PER L'ITALIA

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AUTOSTRADA A1 MILANO NAPOLI Ampliamento alla 3a corsia nel tratto compreso tra Firenze Sud e Incisa Vadlarno

SPEA Ingegneria Europea

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SPEA ENGINEERING SPA

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IL MONITORAGGIO DELLE VIBRAZIONI

 

Metodiche di rilevamento

Il progetto di monitoraggio utilizza una serie di metodiche di misura standardizzate in grado di garantire la rispondenza agli obiettivi specifici dell’indagine ed una elevata ripetibilità.
Le metodiche di monitoraggio utilizzate sono le seguenti:

• Metodica V1 Misure di breve periodo finalizzate al disturbo;
• Metodica V2 Misure di breve periodo finalizzate al danno.

In linea di massima per la scelta delle tecniche di monitoraggio sono stati utilizzati i criteri illustrati nel seguito:
• per le postazioni ante operam, riferite alla caratterizzazione delle aree interessate dalle attività di corso d’opera, sono state ipotizzate misure tipo V1;
• per le postazioni di corso d’opera sono state ipotizzate misure sugli stessi punti dell’ante operam, tipo V1 e V2.
• per le postazioni di post operam  sono state ipotizzate misure sugli stessi punti dell’ante operam, tipo V1.

 

Metodica V1: valutazione del disturbo negli edifici

La metodica di monitoraggio ha come finalità  la determinazione dell’accelerazione efficace complessiva ponderata secondo la norma UNI 9614 nel dominio di frequenza 1÷80 Hz.
La tecnica di monitoraggio consente di misurare le vibrazioni (continue od intermittenti) immesse negli edifici ad opera di sorgenti di eccitazione, al fine di valutare il disturbo per le persone residenti. La valutazione, ai sensi delle norme UNI 9614 ed ISO 2631-2, si effettua nel luogo, nel momento e nelle condizioni in cui solitamente si manifesta il disturbo. Le suddette procedure non si applicano per la valutazione delle vibrazioni considerate come possibile causa di danni strutturali o architettonici agli edifici.

Le operazioni di monitoraggio avvengono esclusivamente in edifici sedi di attività umana. I rilievi vibrometrici sono da effettuarsi nei locali abitati in corrispondenza dei quali il fenomeno vibratorio è presumibilmente maggiore. E’ prevista almeno una verifica in un locale del primo e dell’ultimo solaio abitati dell’edificio prescelto. Essa deve essere effettuata sul pavimento in corrispondenza della posizione prevalente del soggetto esposto. Qualora questa non sia individuabile, i rilievi sono effettuati a centro ambiente. Gli assi di monitoraggio sono l’asse verticale Z, perpendicolare al pavimento, e l’asse orizzontale X-Y, perpendicolare alla parete del locale più vicina alla sorgente eccitante.

Misurazione delle vibrazioni residue

Prima della misurazione del fenomeno vibratorio oggetto dell’indagine è da eseguirsi la misura delle vibrazioni residue. Esse sono costituite dalla somma di tutti i segnali di qualunque origine con l’eccezione del segnale dovuto alla sorgente esaminata. I parametri di misura sono conformi a quelli riportati al punto successivo.

Misurazione delle vibrazioni oggetto dell’indagine

I rilievi sono effettuati nei locali in assenza degli occupanti al fine di minimizzare il disturbo dovuto alle vibrazioni non afferenti all’indagine in corso. L’operatore deve distare dal trasduttore ad una distanza tale da minimizzare il disturbo e dovrà essere in grado di seguire costantemente l’andamento del segnale sull’analizzatore.

Le operazioni di misura sono precedute da una verifica dell’intensità del segnale in corrispondenza del fenomeno vibratorio in esame ed una regolazione della dinamica dell’analizzatore o del preamplificatore in modo tale da evitare fenomeni di saturazione. Tale fase consente di individuare la tipologia di vibrazione (stazionarie, transitorie, impulsive) e di selezionare la metodologia di misura più idonea (diretta o indiretta).

 

Metodica V2: valutazione del danno agli edifici

La metodica di monitoraggio ha come finalità dell’indagine la determinazione della velocità di picco secondo la norma UNI 9916 nel dominio di frequenza 1÷100 Hz. Tale parametro è ricavato per integrazione semplice dell’accelerazione di picco lineare nel dominio suddetto. Solo per sorgenti vibrazionali come le esplosioni il dominio di frequenze viene esteso fino a 300 Hz.

La tecnica di monitoraggio consente di misurare le vibrazioni indotte negli edifici da sorgenti di eccitazione allo scopo di permetterne la valutazione degli effetti con riferimento alla risposta strutturale ed integrità architettonica degli edifici stessi. La valutazione, effettuata ai sensi della norma UNI 9916, è necessaria ogniqualvolta si è in presenza di livelli di vibrazione superiori alla soglia di disturbo umano (vedere procedure V1). Le suddette procedure non si applicano per la valutazione degli effetti di disturbo sull’uomo.

Le operazioni di monitoraggio avvengono in corrispondenza di edifici. I rilievi vibrometrici sono da effettuarsi presso le zone degli edifici nelle quali il fenomeno vibratorio è presumibilmente maggiore. E’ prevista almeno una verifica alla base ed all’ultimo solaio delle costruzioni. Nel caso di assenza di fondazioni la verifica deve essere effettuata alla base del muro di sostegno esterno. Gli assi di monitoraggio sono l’asse verticale Z, perpendicolare al terreno, e l’asse orizzontale X-Y, perpendicolare alla parete dell’edificio prossima alla sorgente di vibrazione.

Misurazione delle vibrazioni residue

Prima della misurazione del fenomeno vibratorio oggetto dell’indagine è da eseguirsi la misura delle vibrazioni residue. Esse sono costituite dalla somma di tutti i segnali di qualunque origine con l’eccezione del segnale dovuto alla sorgente esaminata. I parametri di misura sono conformi a quelli riportati al punto successivo.

Misurazione delle vibrazioni oggetto dell’indagine
I rilievi sono effettuati in modo tale da minimizzare il disturbo dovuto alle vibrazioni non afferenti all’indagine in corso. L’operatore deve distare dal trasduttore ad una distanza tale da minimizzare il disturbo e dovrà essere in grado di seguire costantemente l’andamento del segnale sull’analizzatore o sul DAT.

 

 

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