IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI Aspetti generali L’idrografia dell’area è strettamente legata alla morfologia, al regime delle precipitazioni ed alla natura litologica dei terreni affioranti. Il Piano di Monitoraggio Ambientale per il settore delle acque superficiali ha lo scopo di definire un sistema di controllo quali-quantitativo del reticolo idrografico, al fine di valutare le potenziali alterazioni indotte dalle opere in fase di realizzazione e di esercizio. La rete dei punti di controllo è stata definita sulla base del progetto, considerato nella sua globalità (tracciato e opere d’arte, aree di cantiere e campi base, viabilità di servizio, sistemazioni idrauliche e idrogeologiche, aree di deposito) e sulla base dell’inquadramento ambientale del progetto dal punto di vista del sistema idrografico, con particolare attenzione agli aspetti idrologico-idraulici e di qualità delle acque, tenendo conto degli effetti potenzialmente verificabili sul comparto idrico superficiale. Le alterazioni potenzialmente attuabili sul sistema idrografico nel corso dei lavori sono riferibili a due categorie di effetti: • modificazione delle condizioni di deflusso (livelli, velocità, assetto dell’alveo), prodotte dall’inserimento di opere in alveo definitive o provvisionali; • modificazione delle caratteristiche di qualità fisico-chimica dell’acqua provocate dalle attività costruttive, e/o dallo scarico di sostanze inquinanti derivanti dalle lavorazioni e dagli insediamenti civili di cantiere; Inoltre le eventuali alterazioni e impatti possono avere rilevanza a scala locale, in prossimità di una lavorazione puntuale, o a scala più ampia, a causa della propagazione verso valle di eventuali contaminazioni, o semplicemente a causa della continuità territoriale del reticolo idrografico. I punti di controllo verranno quindi posizionati in modo da: • monitorare i corpi idrici a monte e a valle dell’interferenza; • monitorare gli effetti verso valle delle eventuali contaminazioni; La situazione idrologica che contraddistingue i corsi d’acqua interessati dal progetto risulta scadente: il loro corso e l’alveo stesso sono del tutto artificializzati, in alcuni tratti sono addirittura tombati. A causa della notevole urbanizzazione del territorio che attraversano, tali corsi d’acqua non svolgono più alcuna delle funzioni ecologiche proprie dei corsi d’acqua naturali, limitandosi alla funzione di collettori di scarichi diffusi e di scolmatori di altri corsi d’acqua. In considerazione di questa situazione, gli interventi progettuali di deviazione e canalizzazione risultano ininfluenti rispetto ad una valenza biologica e fisiografica-ambientale. Il Piano di Monitoraggio riguarderà i corsi d’acqua della rete idrografica superficiale principale interagenti con il tracciato, secondo un’impostazione di indagini per campagne.
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