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AUTOSTRADE PER L'ITALIA

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AUTOSTRADA A1 MILANO NAPOLI Ampliamento alla 3a corsia nel tratto compreso tra Firenze Sud e Incisa Vadlarno

SPEA Ingegneria Europea

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SPEA ENGINEERING SPA

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IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE

 

Aspetti generali

Le unità idrogeologiche presenti nel territorio di interesse che si succedono passando dalla più profonda alla più superficiale, sono costituite dall’unità sabbioso-argillosa e dall’unità sabbiosa. La prima è costituita da depositi fini in facies transizionale e marina litologicamente caratterizzati da argille e limi, su cui si intercalano livelli di ghiaie sabbiose e sabbie. In questa unità sono presenti acquiferi di tipo confinato nei livelli ghiaiosi intercalati alle successioni meno permeabili, la cui vulnerabilità è mitigata dalla presenza al tetto di strati argillosi sostanzialmente continui. L’unità ghiaioso-sabbiosa è presente con continuità nel territorio considerato ed è costituita da depositi in facies fluviale formati da ghiaie e sabbie con intercalazioni argillose di spessore e frequenza crescente verso il basso. Localmente sono presenti orizzonti costituiti da ghiaie cementate ed arenarie. L’unità è sede dell’acquifero libero (falda freatica) tradizionalmente utilizzato dai pozzi di captazione a scopo idropotabile di vecchia realizzazione e da pozzi privati.

Le alterazioni che possono determinarsi in caso di interferenza con gli acquiferi possono essere dovute: alla costruzione delle nuove gallerie artificiali nonché alla realizzazione del nuovo tratto in trincea che richiede l’apertura di trincee di scavo la cui profondità potrebbe risultare al di sotto della superficie piezometrica;  all’utilizzo di mezzi meccanici e macchinari di cantiere, che possono comportare diffusione di idrocarburi ed oli; all’apporto nel sottosuolo di sostanze necessarie al miglioramento delle proprietà geotecniche dei terreni, ovvero getti di calcestruzzo, che possono contenere additivi chimici di varia natura, oltre allo stesso cemento, che può essere disperso nelle lavorazioni di costruzione delle fondazioni profonde.

Il Piano di Monitoraggio delle acque sotterranee, articolato in indagini su pozzi, è orientato ai seguenti aspetti:
• certificazione dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici nella situazione precedente l’avvio dei lavori;
• controllo dei corpi idrici nella fase di cantiere.

I criteri per la definizione degli elementi della rete di monitoraggio sono basati sulla considerazione del rischio di interferenza tra opere in progetto e corpi idrici sotterranei in relazione a quanto emerso dagli studi idrogeologici e in base alla rilevanza socio-economica di ogni captazione.

 

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