IL PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Aspetti generali, finalità e requisiti del Piano di Monitoraggio Il Piano di Monitoraggio Ambientale è stato redatto e strutturato innanzitutto sulla base delle prescrizioni della Regione Lombardia del Dec. VIA n 000437, oltre che delle Linee Guida emanate dal Ministero dell’Ambiente; tiene conto inoltre delle informazioni presenti nello Studio di Impatto Ambientale (SIA) del progetto in esame, nell’ambito del quale è stata condotta un’analisi dettagliata di tutte le componenti ambientali potenzialmente impattate dai lavori di realizzazione dell’intervento in oggetto. La selezione delle componenti è stata operata anche in ottemperanza delle indicazioni e delle prescrizioni della Regione Lombardia prot. TI.2010.0026939 del 16/12/2007 e del Dec VIA n 0000437 del 10.08.2012. Il monitoraggio ambientale è strutturato in tre fasi operative: • Ante Operam: un anno di monitoraggio prima dell’inizio dei lavori di realizzazione dell’opera; • Corso d’Opera: monitoraggio per tutta la durata ddi realizzazione dell’opera; • Post Operam: al termine dei lavori programmata all’interno del primo anno di esercizio dell’opera in progetto. Il Piano di Monitoraggio Ambientale si prefigge gli obiettivi di operare un’azione di controllo sul territorio al fine di valutare gli effetti della costruzione delle opere autostradali fino alla loro entrata in esercizio, nonché l’efficacia delle opere di mitigazione. Le attività di monitoraggio sono state programmate anche tenendo conto delle informazioni presenti negli Studi di Impatto Ambientale (SIA) dei progetti in esame, nell’ambito del quale è stata condotta un’analisi dettagliata di tutte le componenti ambientali potenzialmente impattate dai lavori di realizzazione dell’intervento in oggetto. Il Piano di Monitoraggio risulta pertanto articolato su due settori ambientali principali: antropico e idrico. Settore Antropico Dato l’elevato grado di urbanizzazione della zona interessata dall’intervento, le componenti più strettamente legate alla sfera antropica, in particolare la qualità dell’aria e il clima acustico e vibrazionale, risultano particolarmente vulnerabili e sensibili. E’ stata quindi definita e strutturata una rete di monitoraggio ambientale dedicata ai suddetti aspetti e suddivisa nelle seguenti componenti ambientali: Atmosfera, Rumore e Vibrazioni. Settore Idrico Gli interventi previsti in corrispondenza di scatolari, ponti e attraversamenti fluviali, con la realizzazione di opere in alveo, quali sistemazioni spondali, guadi provvisori e ampliamento di pile e spalle e la presenza di interventi di rimodellamento morfologico di alcune zone con movimenti di materiale, richiedono una particolare attenzione al controllo e al monitoraggio dei corsi d’acqua, con particolare riferimento agli aspetti di qualità delle acque e degli ecosistemi fluviali. All’interno del Piano di Monitoraggio Ambientale è stata quindi prevista la componente ambientale legata a tali aspetti, denominata nel seguito Acque Superficiali ed Ecosistemi Fluviali. In relazione alla tipologia costruttiva del tratto in esame ed in particolare alla presenza di nuovi tratti in trincea, la componente Acque Sotterranee è stata inserita all’interno del PMA con lo scopo di monitorare la possibile alterazione del regime idraulico sotterraneo. |